Domenica 9 FEBBRAIO 2020 – Palazzo Ducale – Genova
Programma:
Ore 7.45 – Partenza da Lomazzo 10.45 – Arrivo a Genova e ingresso a Palazzo Ducale – Visita guidata alla mostra 13.00 – Pranzo libero e tempo a disposizione nel pomeriggio 17.00 – Partenza per il rientro.
Quota di partecipazione: € 45,00 (biglietto, guida alla mostra e trasporto)
Prenotazioni in biblioteca. Info: 02 9637 2166 entro il 25 gennaio
Il Comitato di Lomazzo della Croce Rossa Italiana insieme a professionisti in ambito educativo organizzano una serie di incontri rivolti alla popolazione e in particolar modo ai genitori, affrontando ogni volta tematiche e problematiche comuni.
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Bullismo e cyberbullismo
I segnali d’allarme da riconoscere: come osservare le relazioni d’amicizia dei nostri figli sia nel mondo reale che virtuale.
Clicca sul nome della serata per maggiori informazioni e per iscriverti.
Lunedì 2 dicembre 2019 • 20.30 “DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO” DSA e ADHD: gli ostacoli che possiamo incontrare a scuola e come affrontarli insieme ai nostri figli.
Mercoledì 5 febbraio 2020 • 20.30 “BULLISMO E CYBERBULLISMO” I segnali d’allarme da riconoscere: come osservare le relazioni d’amicizia dei nostri figli sia nel mondo reale che virtuale.
Lunedì 6 aprile 2020 • 20.30 “SOCIAL, PRIVACY E SESSUALITÀ” Uso consapevole dell’immagine virtuale dei nostri figli. Come orientarsi nel nuovo mondo dei ragazzi d’oggi.
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La partecipazione è gratuita ma per ragioni organizzative è necessaria la preiscrizione online.
L’incontro, proposto all’interno del ciclo di serate #genitorisidiventa, è gratuito ma è obbligatoriamente richiesta l’iscrizione al link presente in questa pagina. Scopri gli altri incontri sul nostro sito: www.crilomazzo.org.
Per maggiori informazioni è possibile contattarci via email a eventi@crilomazzo.org oppure via telefono al numero 02 96370880 opzione 4.
FAQ
Posso partecipare all’incontro anche se non ho frequentato gli altri incontri del ciclo?
Sì, tutti gli incontri sono eventi singoli, aperti a chiunque sia interessato, è possibile frequentare solo le serate di proprio interesse.
Se voglio partecipare a tutti gli incontri devo iscrivermi ad ognuno?
Sì, per ragioni organizzative è necessario iscriversi ad ogni singolo evento tramite i link che verranno man mano pubblicati.
Ci sono requisiti o di età minima per accedere all’evento?
L’incontro è aperto a chiunque abbia a che fare con bambini: genitori, nonni, educatori…
Quali sono le opzioni di trasporto/parcheggio per l’evento?
I parcheggi in prossimità della sede sono limitati, posti auto sono disponibili lungo via Milano o in via Giuditta Pasta.
Devo portare i biglietti stampati all’evento?
No, non è necessario avere con sè i biglietti, sarà sufficiente annunciare il proprio nome e cognome all’ingresso.
Posso aggiornare le mie informazioni di registrazione?
Sì, in qualsiasi momento è possibile cambiare i dati dei partecipanti inseriti.
Il nome sul mio biglietto o sulla registrazione non corrisponde al nome della persona che parteciperà, è un problema?
Sì, gentilmente aggiorna i dati della registrazione o scrivici a eventi@crilomazzo.org per assistenza.
Tutti gli eventi sono gratuiti, a numero chiuso, con iscrizione obbligatoria.
Giungla di colori – Sangalli Francesco Racconto di viaggio della spedizione Overland Un viaggio di sei mesi in Africa Occidentale con Overland 20 l’esperienza di un ragazzo di 24 anni
– Giovedì 20 febbraio alle ore 21.00 presso la Biblioteca Civica di Lomazzo il FUORISTRADA CLUB LOMAZZO invita all’incontro con Francesco Sangalli https://www.facebook.com/events/544724933055600/
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Overland è una serie di spedizioni documentaristiche iniziate nel 1995 e le riprese girate durante le spedizioni sono state trasmesse dai canali RAI a partire dal 1996. Il perno delle spedizioni è la riscoperta del viaggio via terra, unitamente all’obiettivo di ottenere un’istantanea del pianeta e della sua cultura tra la fine del XX e l’inizio del XXI. Overland ha da sempre coltivato anche un fine benefico: si è fatta portavoce dell’UNICEF in molti dei paesi attraversati portando, quando possibile, assistenza medica alle popolazioni stanziali. I mezzi di Overland – Agli originali autocarri Iveco 330.30 ANW a 6 ruote, che hanno caratterizzato le prime spedizioni e che sono rimasti “iconici” di Overland, sono succeduti mezzi più moderni, tra cui pick-up e furgoni Volkswagen e uno Scania XT.
Overland 1: Roma-New York via terra, 1995-1996 Overland 2: New York-Terra del Fuoco-San Paolo, 1997 Overland 3: Città del Capo-Capo Nord, 1998 Overland 4: Lisbona-Pechino, 1999 Overland 5: Pechino-Roma, 1999 Overland 6: l’anello azzurro del Mediterraneo, 2002 Overland 7: montaggio esteso Overland 1 Overland 8: montaggio esteso Overland 2 Overland 9: montaggio esteso Overland 3 Overland 10: Como-Pechino In bici sulla Via della Seta, 2005 Overland 11: Parigi-Pechino (Itala 100 anni dopo) La Grande Sfida, 2007 Overland 500: Nanchino-Bologna (Motor Show), 2007 Overland 12: Torino-Città del Capo-Roma[3], Nel cuore dell’Africa Nera 2010 Overland 13: Milano-Roma-Mosca-Shanghai (Expo), 2010 Overland 14: Caucaso: Popoli e culture tra Europa e Asia, 2013 Overland 15: dai guerrieri di terracotta alle dune del Taklamakan, 2014 Overland 16: le strade degli Inca: Bolivia e Perù, 2015 Overland 17: L’estremo Sud-est asiatico: Thailandia, Malaysia, Cambogia e Myanmar, 2016 Overland 18: Le strade dell’Islam, Centro Asia e il Medio Oriente: Italia, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Bielorussia, Ucraina, Russia, Kazakistan, Uzbekistan, Afghanistan, Iran, Turchia, Grecia, Macedonia, Kosovo, Albania, Montenegro, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Slovenia, Italia, 2017 Overland 19: le Indie di Overland: India, 2018 Overland 20: Verso l’Africa che cambia: Italia, Francia, Spagna, Marocco, Mauritania, Senegal, Guinea, Costa d’Avorio, Ghana, Togo, Benin, Nigeria, Liberia, Sierra Leone, Gambia, 2019
Nutrizione e fisioterapia a servizio della performance dell’atleta
Martedì 28 gennaio 2020
La Consulta dello Sport di Lomazzo invita all’incontro: “Nutrizione e fisioterapia a servizio della performance dell’atleta”
– “Cosa mangiare il giorno della gara” – Tiziana Ferretti, Biologa nutrizionista – “Come prevenire gli infortuni da sovraccarico” – Daniele Matarozzo, Fisioterapista della Nazionale di Volley femminile.
Introduce e modera: Giampaolo Riva, Presidente FIDAL Como-Lecco.
La Giubiana è una tradizione popolare dell’Italia Settentrionale, diffusa in particolare in Piemonte e in Lombardia (Brianza, alto Milanese, Varesotto e Comasco).
Alla fine di gennaio, l’ultimo giovedì del mese o in taluni luoghi l’ultima domenica di gennaio, viene acceso un grande falò e bruciata la Giubiana, un grande fantoccio di paglia.
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LA LEGGENDA
Secondo il racconto popolare, la Giubiana era una vecchia strega, magra, con le gambe molto lunghe e le calze rosse. Viveva nei boschi e grazie alle sue lunghe gambe, non metteva mai piede a terra, ma si spostava di albero in albero. Così osservava tutti quelli che entravano nel bosco e li faceva spaventare, soprattutto i bambini.
L’ultimo giovedì di gennaio, era solita andare alla ricerca di qualche bambino da mangiare.
Una mamma, per proteggere il suo bambino, decise di tenderle una trappola. Preparò una gran pentola piena di risotto giallo con la luganiga (salsiccia), e lo mise sulla finestra.
Il profumo era delizioso, da far venire l’acquolina in bocca. La Giubiana sentì il buon odore e saltellò fuori dal bosco verso la pentola, e cominciò a mangiare, un po’ alla volta, tutto il contenuto dell’enorme pentolone di squisito risotto.
Il risotto era veramente tanto, eppure era così buono, che la famelica Giubiana non si accorse del tempo che passava. Non si accorse che il sole, che uccide le streghe, stava ormai per sorgere.
Quando la Giubiana finì tutto il risotto, il primo raggio di sole era ormai spuntato: la Giubiana fu così polverizzata dalla luce del sole, e da quel giorno tutti i bambini furono salvi.
Fu così che per ricordare quella vicenda a fine gennaio si prepara il risotto con la luganiga e si brucia il fantoccio con le sembianze della vecchia strega.
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LE ORIGINI PIU’ ANTICHE DELLA GIUBIANA
Al di là delle narrazioni popolari, la tradizione della Giubiana ha certamente un’origine molto più antica.
Fin dalle epoche più antiche, nel mondo agricolo, l’anno era scandito da ricorrenze periodiche, che accompagnavano i ritmi delle stagioni e che in qualche modo permettevano di sentirsi partecipi dei cicli della natura.
Attraverso feste e ricorrenze, erano quindi rivissuti simbolicamente i cicli della natura, in particolare il passaggio tra le stagioni morte e quelle del risveglio primaverile.
Nel periodo più freddo dell’anno, a fine gennaio, era usanza bruciare simbolicamente il vecchio anno, per augurarsi che l’anno nuovo fosse più propizio e ricco di nuovi raccolti e di molti frutti.
Il nome stesso della festa, Giubiana, del resto sembra fare riferimento ad antichissimi rituali simbolici. Il nome Giubiana deriva dal nome della divinità romana Jovis (Giove) tramite l’aggettivo “Joviana” (e quindi la nostra “Giubiana” nei territori della Lombardia centrale), oppure l’aggettivo “Jovia” (divenuta “Giobia” nel Varesotto, in altre parti della Lombardia e nel Piemonte).
Con il diffondersi della cultura cristiana, i riferimenti ai rituali propiziatori pagani sono stati soppiantati, ma il nome originale di “Giubiana” e la tradizione della festa si sono conservati nel tempo.
Si riteneva che, dalle fiamme del falò, fosse possibile prevedere se l’annata in arrivo sarebbe stata propizia. Se il fatoccio di paglia bruciava bene, questo era visto come un segno di buon auspicio per un buon raccolto e per una stagione positiva.
Nei secoli medievali la narrazione popolare ha creato svariate leggende e racconti per arricchire questo tradizionale momento. L’elemento più caratterizzante è rimasto il grande falò, un simbolo di rinnovamento e di ripartenza dell’anno nuovo, con il quale, all’inizio del nuovo anno, ci si augura un’annata prospera e ricca di tante positive occasioni.
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LA FILASTROCCA DELLA GIUBIANA
La Giübiana e’l Gianè van in lecc cun frecc i pè, quand el suna mezanot lüen sü a mangià ul risot.
La Giübiana la va a spass, tüta brüta cui margasc. Tüta la gent la ga va a drè chi pica i padei chi pica i pè.
E quand la riva in piaza granda tüt fan festa a sta pelanda. E per finila in alegria brüsan lè e la stregoneria.
Il progetto Nati per Leggere ha l’obiettivo di promuovere la lettura sin dalla nascita. Le ricerche scientifiche mostrano come il leggere con una certa continuità, ai bambini in età prescolare, abbia una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale che cognitivo (si sviluppano meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio).
Inoltre si consolida nel bambino l’abitudine al testo letto e alla lettura che si protrae nelle età successive grazie all’approccio precoce legato alla relazione. Attraverso le parole dei libri si entra in contatto e in sintonia grazie al filo invisibile delle storie e alla magia della voce.
Nati per Leggere è un progetto nazionale di Associazione Culturale Pediatri, Associazione Italiana Biblioteche, Centro per la Salute del Bambino, rivolto ai bambini dai 6 mesi a 6 anni a cui anche la Biblioteca di Lomazzo aderisce.
Leggimi subito, leggimi forte Dimmi ogni nome che apre le porte Chiama ogni cosa, così il mondo viene Leggimi tutto, leggimi bene Dimmi la rosa, dammi la rima Leggimi in prosa, leggimi prima
Trasferta a Teatro Domenica 19 gennaio 2020 – Teatro Alla Luna
70 VOGLIA DI RIDERE C’È
con le Biblioteche del Sistema Ovest Como Prezzo, tutto compreso: 50€ Partenza in pullman da Lomazzo alle ore 13:45 circa e trasferta al Teatro della Luna di Milano.
Prenotazioni presso la Biblioteca entro il 10-01-2019.
Prenotazioni in biblioteca. Info: 02 9637 2166 entro il 14 marzo